Elea-Velia

Elea-Velia

domenica 28 febbraio 2010

William Blake


“Voi dite che ho bisogno di qualcuno
che mi spieghi le mie idee.
Ma dovreste sapere che Ciò che è Grande
è necessariamente oscuro per gli uomini Deboli.
Ciò che può essere reso Chiaro all’Idiota
non merita la mia attenzione”.

William Blake
(Da una lettera al reverendo Dr. Trusler)






















La Voce del Diavolo

Tutte le Bibbie, codici sacri, sono state causa dei seguenti Errori:

1. Che nell’Uomo ci sono due principi reali di esistenza, cioè un Corpo e un’Anima.

2. Che l’Energia chiamata Male, procede solo dal Corpo; che la Ragione, chiamata Bene, procede solo dall’Anima.

3. Che Dio in Eterno torturerà l’Uomo avendo egli seguito le proprie Energie.

Ma i seguenti Contrari a tali Errori sono Verità:

1. Nell’Uomo non c’è un Corpo distinto dall’Anima; il cosiddetto Corpo è una parte dell’Anima che i cinque Sensi, maggiori antenne dell’Anima in questo evo, discernono.

2. Solo l’Energia è vita, e procede dal Corpo; la Ragione non è che il confine o il cerchio esterno dell’Energia.

3. L’Energia è l’Eterno Piacere.

Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere; l’elemento repressivo o ragione ne usurpa allora il posto e fa da guida a chi non sa volere.

Cosi frenato, il desiderio si fa gradualmente passivo fino a non più essere che ombra di sé.

La storia di ciò si trova scritta nel Paradiso Perduto, dove il Tiranno, ossia la Ragione, si chiama Messia. E l’Arcangelo delle origini, o detentore del comando dell’esercito celeste, è chiamato Demonio o Satana, e Peccato e Morte sono chiamati i suoi figli. Ma nel Libro di Giobbe, il Messia di Milton si chiama Satana.

Poiché le due parti hanno registrato la stessa storia.

Parve infatti alla Ragione che il Desiderio fosse stato bandito, ma è versione del Demonio che il Messia cadde, e formò poi un cielo con quanto gli riuscì di carpire all’Abisso.

E’ attestato anche nel Vangelo quando egli prega il Padre d’inviargli il consolatore cioè il Desiderio, affinché potesse la Ragione avere Idee su cui costruire; il Gehovah della Bibbia non essendo altri che colui che dimora nelle fiamme del fuoco.

Dopo la sua morte, sappiate, Cristo diventò Gehovah.

Ma in Milton, il Padre è Destino, il Figlio, un Calcolo dei cinque sensi, lo Spirito Santo, Vuoto!. Nota. Milton era impacciato scrivendo di Dio e degli Angeli, e a suo agio scrivendo dei Demòni e dell’Inferno, poiché egli era un vero Poeta, e dalla parte del Demonio senza saperlo.

Proverbi Infernali

Nel tempo della semina impara, in quello del raccolto insegna, d’inverno spassatela.

Guida il carro e l’aratro sopra l’ossa dei morti.

La strada dell’eccesso porta al palazzo della saggezza.

La Prudenza è una ricca e brutta vecchia zitella corteggiata dall’Impotenza

Chi desidera ma non agisce, alleva pestilenza.

Il verme tagliato perdona l’aratro.

Se gli piace l’acqua, buttatelo nel fiume.

Lo stolto non vede un albero allo stesso modo del saggio.

Chi ha un volto senza un raggio di luce, non diventerà mai stella.

L’Eternità è innamorata delle opere del tempo.

L’ape affaccendata non ha tempo per dolersi.

Le ore della pazzia sono misurate dall’orologio;

ma quelle della saggezza, nessun orologio può misurarle.

Per l’unico cibo sano non valgono reti né trappole.

Conti, peso e misura, lasciali all’anno di carestia.

Nessun uccello sale troppo in alto, se sale con le sue ali.

Un cadavere non si vendica se l’insulti.

È il gesto più sublime anteporre un altro a sé.

Se il matto persistesse nella sua follia, andrebbe incontro alla saggezza.

Pazzia è il travestimento della malizia.

Vergogna è la maschera dell’Orgoglio.

Con le pietre della Legge hanno alzato Prigioni; coi mattoni della Religione, Bordelli.

La superbia del pavone, è la gloria di Dio.

La lubricìtà del capro, è la munificenza di Dio.

La collera del leone, è la sapienza di Dio.

La nudità della donna, è il lavoro di Dio.

L’Eccesso di dolore ride. L’Eccesso di gioia piange.

Il ruggire dei leoni, l’ululare dei lupi, l’ergersi del mare furente e il gladio distruttore, sono particelle dell’eternità troppo grandi per l’occhio dell’uomo

La volpe biasima la trappola, non se stessa.

Le Gioie fecondano: i Dolori partoriscono.

L’uomo indossi le spoglie del leone, la donna il vello della pecora.

All’uccello un nido, al ragno una tela, all’uomo amicizia.

Il pazzo egoista e sorridente e il pazzo tetro e scontroso saranno entrambi presi per saggi, affinché possano essere una frusta.

Ciò che oggi può dimostrarsi, una volta fu solo immaginato.

Topo, gatto, volpe, coniglio mirano alle radici; il leone, la tigre, il cavallo, l’elefante si volgono verso i frutti.

La cisterna trattiene, la fonte dilaga.

Un pensiero colma l’immensità.

Sii sempre pronto a dire ciò che pensi, e il vile ti scanserà.

Qualsiasi cosa che si possa credere, è immagine di verità.

L’aquila non sprecò mai tanto il suo tempo come quando si mise alla scuola del corvo.

La volpe provvede a sé, ma al leone provvede Iddio.

Di mattina pensa. A mezzogiorno agisci. A sera mangia. Di Notte dormi.

Se uno ti ha permesso di fargliela, è segno che ti conosce.

Come l’aratro va dietro alle parole, cosi Iddio esaudisce le preghiere.

Le tigri dell’ira sono più sagge dei cavalli dell’educazione.

Aspettati veleno dall’acqua ferma.

Non puoi mai sapere ciò che basta, a meno che tu non abbia conosciuto prima l’eccesso.

Da’ ascolto ai rimproveri del matto: è privilegio da re.

Gli occhi di fuoco, le narici d’aria, la bocca d’acqua, la barba di terra.

Chi manca di coraggio è esuberante d’astuzia.

Il melo non chiede per crescere consiglio al faggio, né al cavallo il leone per afferrare la preda.

Chi è grato nel ricevere si prepara un’abbondante messe.

Se non ci fossero stati gli sciocchi, dovremmo esserio noi.

L‘anima della dolce gioia, non si potrà mai insozzare.

Quando vedi un’Aquila, vedi una particola di Genio: alza la testa!

me, per deporvi le uova, il bruco elegge le foglie più belle, il prete depone cosi sulle nostre migliori gioie la sua maledizione.

La creazione d’un piccolo fiore è lavoro di ere.

Condannare accresce il vigore. Benedire, lo attenua.

Il miglior vino è il più vecchio, l’acqua migliore è la più nuova.

Pregare non ara! Adulare non miete!

La gioia non ride! I dispiaceri non piangono!

La testa, il Sublime; il cuore, Pathos; i genitali, Bellezza; mani e piedi, la Proporzione.

Come per l’uccello, l’aria, per il pesce, il mare, così sia il disprezzo per lo spregevole.

Il corvo vorrebbe che ogni cosa fosse nera, il gufo, che tutto fosse bianco.

Esuberanza è Bellezza.

Se il leone si lasciasse consigliare dalla volpe, si farebbe furbo.

Le migliorie raddrizzano le strade; ma le vie tortuose e prive di migliorie sono quelle del Genio.

Sarebbe meglio per te uccidere un bimbo nella culla che cullare desideri inattuati.

Dove manca l’uomo, la natura è sterile.

La verità detta in modo comprensibile non sarà mai non creduta.

Memorabile Apparizione

[…] L’antica tradizione che il mondo sarà consumato dal fuoco alla fine di seimila anni risponde a verità, secondo quanto ho udito dall’Inferno.

Non appena al cherubino con la spada fiammante sarà ordinato di smontare la guardia all’albero della vita, subito l’intero creato sarà consumato e apparirà infinito e sacro, mentre ora non appare che finito e corrotto.

Avverrà ciò per via d’un progredire del godimento sensuale.

Ma prima di tutto, la nozione che l’uomo ha un corpo distinto dall’anima dovrà essere espunta; e sarò io a farlo, stampando col procedimento infernale, con corrosivi, che nell’Inferno sono salutari e medicinali, dissolvendo le superfici apparenti, e rivelando l’infinito che nascondevano.

Se si pulissero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all’uomo come essa veramente è, infinita.

Poiché l’uomo s’è da se stesso rinchiuso, fino a non vedere più le cose che attraverso alle strette fenditure della sua caverna. [….]

Memorabile Apparizione

[…]L’Angelo mio amico s’arrampicò dal suo posto su nel mulino; io rimasi solo; ed ecco quell’apparenza non c’era più, e mi ritrovai seduto sull’amena sponda d’un fiume, al chiaro di luna, ascoltando un musico che cantava accompagnandosi con l’arpa su questo tema: «L’uomo che non cambia mai parere è come l’acqua stagnante, e alleva i rettili della mente ».

L'Opposizione è la vera Amicizia.

Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere.

Senza Contrari non c'è progresso.

Una Legge per il Leone e il Bue è Oppressione.

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